“Mabelle Esthetique”, nuovo negozio in centro a Dolo

Tre generazioni unite dall’amore per la stessa professione, l’attività di acconciatore ed estetista. La storia è quella di Chiara Vanzan 29 anni che nei giorni scorsi ha aperto e inaugurato “Mabelle Estetique”, il suo nuovo negozio in centro a Dolo in via Mazzini 17 nella zona della “galleria” a ridosso della Brentana. La nuova attività nasce in un salone in cui precedentemente aveva chiuso una attività dello stesso genere. A raccontare con grande entusiasmo l’avvio della nuova attività imprenditoriale artigiana è la stessa protagonista.

“Lavoro in questo campo da diversi anni – racconta Chiara Vanzan – e il mio sogno era sempre stato quello di avviare un negozio tutto mio e ora si è avverato. Ora gestisco da sola il mio salone. Il lavoro di estetista si è tramandato in famiglia di fatto di generazione in generazione. Mio nonno Nereo Vanzan, storico presidente e fondatore dell’Associazione Artigiani della Riviera, era acconciatore per donna a Mira, attività che poi è stata portata avanti da mia nonna. Mia zia e mia mamma poi hanno continuato questa tradizione e ora ci sono io. Le sfide per portare avanti questa professione sono tante, ma affrontarle mi entusiasma. Il lavoro di estetista, legato alla cura del corpo e al benessere della persona nel corso dei decenni è sempre più mutato ed è diventato un servizio a cui tutte per persone di ogni genere ed età si rivolgono per migliorare il proprio aspetto e benessere. In questa attività è fondamentale la preparazione e la formazione e un rapporto di fiducia con la clientela che si costruisce grazie a umanità e professionalità”.

Un commento positivo all’apertura del nuovo salone di estetica in centro a Dolo, arriva da Antonella Boldrin vicepresidente dell’Associazione Artigiani e Piccola e Media “Città della Riviera del Brenta” e capo categoria del comparto estetiste ed acconciatori e dal segretario dell’Associazione Artigiani Giorgio Chinellato. “L’apertura del nuovo negozio in centro a Dolo al posto di un altro che aveva appena chiuso – sottolinea Boldrin- è un segnale di ricambio molto positivo e di vivacità dell’imprenditoria artigiana femminile e giovanile in Riviera del Brenta. E’ il segno poi in questo caso poi anche di una continuum generazionale di un mestiere che partito dal nonno si è tramandato di generazione in generazione con grande preparazione e passione”

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