Bollette, tornano gli aumenti: artigiani chiedono azioni concrete
Torna l’incubo caro bollette per imprese e famiglie. Pur non toccando ancora i livelli del 2022, quando il costo finito in bolletta per l’energia elettrica ha raggiunto punte di 0,570 € al kWh, si stanno riscontrando importanti aumenti che potrebbero mettere in difficoltà imprese che già stanno riscontrando un calo di commesse. È il caso di aziende che operano nei comparti autoriparazione, del tessile e della metalmeccanica. A porre il problema è Giorgio Chinellato segretario dell’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta” e membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Caem (Consorzio Acquisti Energia e Multiutility). L’associazione artigiani della Riviera conta più di 800 aziende iscritte nel comprensorio dei 10 Comuni.
“Stiamo osservando- spiega Chinellato - un continuo aumento delle tariffe energetiche, e quindi dei costi in bolletta consci che sono dovuti ai crescenti costi della materia prima sia gas che energia elettrica. Attraverso il consorzio Caem, che negozia le forniture per conto di migliaia imprese, siamo in grado di verificare puntualmente come si sono sviluppate le dinamiche tariffarie negli ultimi anni. Ne emerge che i costi in bolletta per kWh dal gennaio 2021 al gennaio 2025 registrano un aumento di circa il 70%”. Gli artigiani della Riviera e Caem speravano che si potesse tornare ai valori del 2021, ma invece i costi energetici sono aumentati. Alcuni esempi: un’azienda della lavorazione della pelle con una potenza disponibile di 229 kW nel gennaio 2021 pagava in bolletta 0,170 €/kWh passati nel gennaio 2025 a 0,288 €/kWh. Mentre un’azienda della meccanica con una potenza disponibile di 64 kW, nel periodo citato, passa da 0,171 €/kWh a 0,299 €/kWh; e una del settore legno con 56,3 kW di potenza, da 0,221 €/kWh del gennaio 2021 paga 0,435 €kWh a gennaio 2025.
“Questa situazione - precisa Chinellato - non può lasciare tranquilli: impone l’avvio di azioni concrete per poter tornare a costi accettabili. Come Associazione di categoria punteremo a far adottare tutte le misure necessarie che permettono di ridurre anche i consumi energetici, oltre che percorrere la strada dell'autoproduzione di energia.”Confartigianato ha attivato - sottolinea Chinellato -un accordo con istituti di credito per offrire supporto finanziario a tassi di particolare interesse agli associati. Altro tassello importante, è la costituzione comunità energetiche rinnovabili. Il legislatore dovrebbe operare misure che vanno nella direzione del contenimento dei costi in bolletta. Proponiamo perciò l’azzeramento degli oneri di sistema, senza dover aspettare di arrivare a tariffe incontrollabili”. “É un’operazione già attuata - conclude Chinellato - quando i costi sono andati alle stelle nel 2022 e 2023 e che, se riproposta oggi, porterebbe una riduzione di almeno il 20% del costo della bolletta :annullerebbe gli aumenti”.